La sostenibilità è una sfida centrale per il settore conciario, chiamato a ridurre il proprio impatto ambientale e ad adottare scelte più etiche. Al di là della disinformazione e delle critiche, dimostriamo come il processo di concia è (e può essere ancor più) sostenibile.
Il rapporto tra concia e sostenibilità
Iniziamo con un presupposto fondamentale: a differenza di quello che molti credono, la concia delle pelli rientra a pieno titolo in un modello sostenibile di economia circolare. Per quale motivo possiamo affermarlo? Perché il settore conciario recupera come materia prima un prodotto di scarto dell’industria alimentare, ossia le pelli degli animali.
Per essere precisi, oltre il 99% dei SOA (Sottoprodotti di Origine Animale, dal Reg. UE 1069/2009) derivanti dall’industria alimentare vengono recuperati dalle concerie, evitando così lo smaltimento in discarica. Secondo il Report Sostenibilità UNIC del 2022:
- globalmente, all’anno, le concerie recuperano circa 1.700kmq di pelle bovina e ovicaprina grezza, per indicativamente 8 milioni di tonnellate;
- lo smaltimento di un tale volume di pellame come rifiuto produrrebbe 5 milioni di tonnellate di gas serra, secondo le stime fornite da Unido Data.
In aggiunta a ciò è bene considerare altri aspetti fondamentali:
- la pelle è un materiale biodegradabile, altamente durevole e resistente, elastico e facilmente riparabile, con un lungo ciclo di vita che ne permette l’utilizzo intenso;
- le alternative sintetiche, spesso derivanti da fonti non rinnovabili e inquinanti per l’ambiente, possiedono un ciclo di vita più breve e si deteriorano più velocemente;
- gli scarti della produzione conciaria possono essere recuperati in altri settori e con diversi impieghi, mentre gli scarti sintetici e plastici risultano difficilmente riutilizzabili.
A differenza della produzione in massa di tessuti plastici e sintetici, il settore conciario continua a fare importanti passi avanti per ridurre il proprio impatto ed ottimizzare la sostenibilità circolare, dove gli scarti di una filiera diventano materia prima per un’altra.
I requisiti di una conceria sostenibile
L’attenzione sempre maggiore alla sostenibilità dei prodotti e dei processi sta trasformando il lavoro nelle concerie, così come gli standard ambientali e sociali: vi è un forte impegno per ridurre l’impatto idrico ed energetico, attuare il riciclo e tutelare i diritti dei lavoratori. Una conceria può dirsi sostenibile se presenta alcuni requisiti fondamentali:
- Gestione attenta delle acque reflue: l’acqua è la seconda materia prima più importante nella produzione conciaria. Dotarsi di impianti di trattamento, depurazione e recupero dei reflui conciari permette di aumentare l’efficienza e ridurre l’impronta idrica.
- Impiego di fonti energetiche rinnovabili: macchinari e impianti di produzione automatizzati, alimentati da fonti rinnovabili e da sistemi di cogenerazione dell’energia, consentono di ottenere risultati notevoli in termini di abbattimento delle emissioni.
- Tracciabilità della catena di fornitura: la gestione etica e responsabile della materia prima è ciò che rende la pelle davvero sostenibile, attraverso l’applicazione di certificazioni per verificare la tracciabilità delle pelli grezze e semilavorate.
- Riduzione delle sostanze inquinanti: il trattamento degli scarichi, il riutilizzo delle acque reflue depurate, il recupero dei fanghi generati dagli impianti e del cromo utilizzato nei processi di concia, assicurano la sostenibilità della produzione.
- Trasformazione degli scarti di pelle: scarnature, ritagli e pezzami di pelle possono essere utilizzati nell’industria agricola come biostimolanti e fertilizzanti, nella cosmetica come collagene, ma anche nel campo alimentare, farmaceutico o della cartotecnica.
- Tutela della sicurezza sul lavoro: il rispetto di tutte le normative ambientali e di quelle sul lavoro permette di garantire la salute e la sicurezza dei dipendenti, assicurando la massima prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali per i lavoratori.
- Certificazioni e collaborazioni: una conceria sostenibile è certificata secondo standard riconosciuti a livello ambientale e sociale, e allo stesso tempo collabora con le istituzioni locali per incentivare l’innovazione e apportare lo sviluppo sostenibile sul territorio.

Sostenibilità delle pelli: cosa significa
Come possiamo definire la sostenibilità della pelle? Le pelli sostenibili sono il risultato di una filiera produttiva che integra l’innovazione tecnologica, la tutela degli ecosistemi e l’attenzione per le condizioni di lavoro.
Possiamo delineare alcune caratteristiche principali delle pelli sostenibili:
- Trasparenza e tracciabilità: la catena di fornitura dev’essere totalmente tracciabile dall’inizio alla fine. Gli allevamenti devono garantire il benessere animale ed utilizzare pratiche quanto più ecologiche, seguendo le certificazioni di tracciabilità ICEC.
- Produzione responsabile: le fasi di lavoro nella conceria devono avvenire nella salvaguardia dell’ambiente e degli ecosistemi, utilizzando tecnologie e metodi innovativi che possano concretamente ridurre l’impatto causato da consumi e sprechi.
- Rispetto per il lavoro: la dignità e la valorizzazione dei lavoratori nella conceria, le scelte etiche intraprese dalla singola azienda, ma anche la decisione dei consumatori di acquistare un articolo in pelle realizzato in modo etico e responsabile.
In sintesi, una pelle può essere definita sostenibile quando proviene da processi produttivi tracciabili e ad alta efficienza, mirati a minimizzare gli scarti e limitare l’impatto ambientale, con un investimento nei valori etici e in tecnologie avanzate.
GER Elettronica per pelli e concerie più sostenibili
Le soluzioni proposte da GER Elettronica consentono di rendere i processi conciari più efficienti e tracciabili, incarnando perfettamente i principi della conceria sostenibile.
I sistemi GER Elettronica di controllo e gestione della produzione permettono di raccogliere una grande mole di dati su ogni lotto di pelle, lungo tutte le fasi della lavorazione conciaria. Ciò permette ad operatori e dirigenti di ricevere preziose informazioni per ottimizzare i consumi, ridurre gli scarti e minimizzare l’impatto ambientale.
Inoltre, le tecnologie GER Elettronica per la digitalizzazione dei processi produttivi garantiscono la completa tracciabilità delle pelli lavorate (requisito fondamentale per la sostenibilità), attraverso l’analisi dei dati raccolti durante le lavorazioni e la possibilità di ottenere indicazioni concrete per migliorare l’efficienza e ridurre l’impronta ecologica.
Questa è la nostra mission: un approccio basato su misurazione, controllo qualità, raccolta dati e intelligenza artificiale, che rappresenta una risorsa preziosa per accompagnare la transizione delle concerie verso modelli sempre più circolari.